Cecilia

Ciao Cecilia!

Vorrei ricordarti … ho sempre parlato di te nelle mie lezioni e nei miei articoli, come un punto di riferimento imprescindibile nella storia del cinema documentario.

A Cagliari, al congresso della Ficc, qualche anno fa… foto di Angelo Tantaro

Però ho dei ricordi privati un po’ diversi da condividere che ti/ci riguardano… Non so come sia successo, ma ad un certo punto, al di là del nostro rapporto di conoscenza e di stima in archivio (all’Aamod dove ti ho conosciuta), hai iniziato ad interessarti a me come persona, come amica, come donna, con tenerezza. Io avvertivo questo… Ti era piaciuto il fatto che mi esprimessi anche con l’arte e la tua curiosità, la tua empatia verso il mondo femminile (così verso quello dei bambini e degli adolescenti), le sue difficoltà e inquietudini ti aveva avvicinato, in ascolto, anche verso me. Venivi alle mie mostre, da MakeMake, e osservavi e partecipavi sempre con attenzione, con gioia, non da regista, da amica.

Cecilia, seduta davanti ai miei papaveri, lei è il papavero bianco, Roma, MakeMake, 2012

Ti colpiva l’energia che mettevo nell’uso dei colori, dei materiali più disparati, “perfino” le spezie. Ti eri innamorata di un mio dipinto, diventato tuo, nostro … Ogni volta che mi incontravi mi dicevi che la mattina, quando ti svegliavi sentivi il profumo della cannella, quello del curry, del caffè, e che volavi in altre dimensioni. Lo avevi appeso sopra il tuo letto.

Il volo dell’ape

Cosa mi ha sempre colpito di te, al di là delle qualità indiscusse e finalmente riconosciute da tutti negli ultimi decenni? La tenerezza… ecco forse questo tuo aspetto non è stato abbastanza sottolineato. La forza, l’acume, la generosità, la leggerezza e l’allegria, la capacità di ascolto del mondo che avevi, come autrice militante, ma anche come artista, come amante della bellezza e dell’arte, ti avvicinavano con tenerezza e stupore agli invisibili, non solo per la tua professione (regista, fotografa, sceneggiatrice), ma grazie alla tua lucidità, al tuo equilibrio, alla tua solidità umana, alla tua verità, alla tua capacità di meravigliarti. Io questo amore l’ho sentito, ed era senza giudizio… Ti ringrazio.

Anche la mia Sofia ha avuto il privilegio di conoscerti… qualche anno fa da MakeMake.

Grazie al caro Massimo Canario per questa fotografia.

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