Ti ho sfiorato
papà
con una carezza
mai data prima
incerta e lunare.
Ho sentito
la pelle dura
tirata allo stremo
pronta allo strappo.
Sei tu papà?
Ho sfiorato
il tuo corpo di pietra
una materia dura e informe,
attaccata alla vita,
ansimante e ostinata
caparbia e ottusa.
Ciao papà, sono qui.
Ti regalo la mia tenerezza,
quella che non hai conosciuto
non hai saputo donare.
Se fossi una fata
ti toccherei
accarezzando quel bimbo
sempre solo che eri,
proverei a trasformarti
da pezzo di legno accigliato
in ragazzino gentile.
Ti tramuterei
in quel principe dolce
che sognavo da bimba.
Ti abbraccerei.
Sfiorerei con un bacio
le tue guance di sassi
per risvegliarti sorpreso
in pace con te, con noi
con la vita,
perché tu possa rinascere
ancora.
Commovente, da sfiorare l’eternità
Grazie, davvero
Un sorriso serale
Mistral
delicata, tenera, bella
La trovo una dedica bellissima.
Grazie Giuseppe
E’ molto bella e triste, sono sicura che suo padre è la persona che lei ha sempre voluto che fosse, è solo che non è mai riuscito per qualche ragione a togliere la maschera che indossava, ma in cuor suo era pieno d’amore. Donando il nostro amore noi possiamo aiutare le persone ad aprirsi.
Grazie per la sua infinita dolcezza.
Grazie Maria Luisa. Forse è così…
Complimenti, molto bella e toccante
Grazie Michele
Splendida!!!
Grazie cara Anna