C’è un luogo dove ascoltare
Il mio dolore
uno spazio, tempo della coscienza…
A volte lo dimentico
spesso….
mi perdo e non ricordo.
Quando ci sto
allora penso davvero al mondo
a quel che sono
E chiedo scusa.
Penso alla vita e le dico grazie.
In quel luogo e momento
sento il respiro
E mi meraviglio.
Vorrei incontrarti lì fratello
In questo spazio e nel suo tempo.
Insieme
torneremo rasserenati.
(2011-2013)
La forza del dolore e’ non ricordare.
Grazie Giuseppina, è vero. A volte ho la netta sensazione che quando tocco e sto con il dolore poi pian piano si allievi. Come se una parte di me, non rifiutandolo, iniziasse a consolare l’altra parte e a sentire che sebbene si sia sempre soli nell’affrontare il proprio, tanti, quasi tutti fanno esperienza del dolore e allora inizia anche la compassione e la commozione per una condizione che accomuna, dalla quale a volte si può ripartire insieme. Mi sento anche più vera, quando entro in contatto con quella parte, in quello spazio e in quel tempo. Posso tornare a sorridere, poi. A sentire il gusto per la vita (se non mi lascio sopraffare). Questione di arresa con tenerezza ed è meno insopportabile. Credo però che nel momento inaspettato in cui arriva, terribile, sì, in quel momento è bene non ricordare, ma alla lunga si soffre di più, mi sembra. E la gioia che si può provare o si potrebbe provare in altri momenti non sarà mai piena (non si escludono a vicenda, si possono alternare accettando entrambi: a volte scopro che le persone non accettano di poter provare la gioia :). Grazie per il tuo commento che mi ha stimolato una riflessione che continuerà in me :).