Senza bisogni – Needs without
Vorrei che il mio canto
fosse gratuito e bello
come il fiore che sboccia
senza perché.
Vorrei che le mie preghiere
scorressero tranquille
come l’acqua del fiume
in pianura.
Vorrei che il mio cuore
fosse aperto e gioioso
come quello di un cucciolo.
Vorrei che la mia e la tua
che le nostre anime
fossero in pace
nutrite d’amore
come l’erba dei prati
in montagna
come i frutti sugli alberi
in estate
come il bimbo cullato
appena allattato.
Senza bisogni.
(2004)
I would like my song
free and beautiful
like the flower that blooms
without a reason.
I wish my prayers
flowed quiet
as the river water
in the plains.
I wish my heart
open and joyful
like a puppy.
I would like my and your
our souls
at peace
nourished with love
as the grass of the meadows
in the mountains
as fruit trees
in summer
as baby cradled
just suck.
Without needs.
Che meraviglia :)…
sensibile pensiero! Traduce la possibilita’ del necessario quodidiano umano!
Ma grazie! Che bello…! I miracoli della poesia (dipende dal punto di vista :)…. scherzo! Il mistero del creato è tra i miei “temi” preferiti, dunque…
Bellissima Letizia… mi ha fatto tornare alla mente le parole di un salmo biblico (130 o 131, secondo le numerazioni): [1] Canto delle ascensioni. Di Davide.
Signore, non si inorgoglisce il mio cuore
e non si leva con superbia il mio sguardo;
non vado in cerca di cose grandi,
superiori alle mie forze.
[2] Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio a sua madre,
come un bimbo svezzato è l’anima mia.
[3] Speri Israele nel Signore,
ora e sempre.
Davvero evocativa… complimenti davvero… 🙂