Il poeta e la nuvola
Un poeta chiese a una nuvola: “Che differenza c’è tra te e me?”. “Se le tue parole sono donate al vento nessuna”. (LC, 2010)
Un poeta chiese a una nuvola: “Che differenza c’è tra te e me?”. “Se le tue parole sono donate al vento nessuna”. (LC, 2010)
Un poeta chiese a un filo d’erba: “Che differenza c’è tra te e me?” “Se la tua parola s’inchina, brillando sotto goccia di rugiada, nessuna” (LC, 2010)
Ti ascolto senza attesa con stupore.
E’ più facile indulgere all’inganno di un gioco senza fine in cui vincitori e vinti ballano scambiandosi le parti. A volte l’affanno costringe alla resa Col tempo sempre più spesso. C’è chi scopre… Continua a leggere
Vi auguro di ritrovarvi rinascendo bambini ovunque voi siate gentili signori …
Un vento leggero muove le tue parole che presto s’alzano e vorticose ruotano tra emozioni incontrollate. Poi passano Ed è silenzio E’ ancora il tempo delle battaglie? Meraviglioso silenzio… che dona pace. I… Continua a leggere
Carezze dimenticate tremolanti di tenerezza regalano istanti d’amore senza tempo: i tuoi difetti, cuccioli indifesi da consolare nella fragilità dell’esistenza.
Ci si abitua al ricordo di un incontro fugace racchiuso in uno sguardo che sugella per un attimo un abbraccio d’amore nella fragilità dell’esistenza.
Da trapunte imbottite di logore nubi Piovono raggi freddi fermi a mezz’aria. Dai tuoi sguardi pietosi colano lacrime non più arse. Segnano il volto di rivoli prosciugati.