I miei eroi come papaveri
Oh, aver potuto vivere nel vostro tempo, per abbracciarvi…
quanti siete!
Non avreste mai ceduto alle lusinghe della guerra
pur combattendo
non avreste mai abbandonato il vostro posto nell’anima
pur nella solitudine
avete scelto la rivoluzione della vita
siete tanti, un esercito senza crudeltà
un esercito che ha cambiato il mondo
che ha dato speranza
senza cancellarne alcuna
senza negare.
Tra luci e ombre le vostre sconfitte
sono diventate vittorie.
Avete stretto a voi le inquietudini umane
trasformandole in capacità d’amare.
Ma quanti siete? Quanti sarete?
(L. C., 2015)