Solo quel raggio di sole
Solo quel raggio di sole
impolverava l’ombra umida.
Lo sguardo basso e sgraziato
rotolava tra sassi crudi
abbandonati dal vento.
Un grido spaccava la pietra
bagnata appena
come unguento.
Lento lento lento
rifluiva il sospiro
ancora sterile.
Forse il raggio di sole
ritornava col dubbio
frantumando il dolore
nella terra fangosa
nell’erba vischiosa.
Forse il raggio di sole
scopriva un incanto
nel pigro volere
d’un filo d’erba
su cui adagiava
una carezza di luce.
Intanto
un acero cantava
con umile grazia
perfetta e infinita
nel brusio di un crepuscolo
nitido e forte
spazioso e pungente
né dolce né calmo
presente
grazie a un raggio di sole.
(LC 2013)
Bella poesia! Ti auguro – se ancora non ti è successo – di vedere anche il raggio verde!
Ma che bell’augurio! Grazie mille Renzo… forse sì 😉
Hai visto il film di Rohmer ”Il raggio verde”? Io sì e vorrei anche leggere il racconto di Verne dal quale il regista francese ha tratto la leggenda del raggio verde – oltre naturalmente a vedere realmente il raggio verde!
Letizia magari posta una tua foto del raggio verde e se ti capita anche di fotografare ”l’ora blu” fammi sapere!
Riflettere su queste immagini luminose porta a fare anche delle considerazioni sugli stati d’animo.
🙂 fortunato! forse posterò qualche foto… che potrebbero. Ciao! e grazie
Letizia allora attenderò!
Ho fatto un altro rapido giro nel tuo blog e anche riguardo alla settima arte ho trovato articoli interessanti. A proposito di cinema e storia mi hai fatto ricordare il saggio ”Lo sguardo ostinato” di Daney, in cui, tra le altre cose, il critico francese affermava di aver appreso la storia grazie alla cinefilia.
P.S.: spero di non essere stato indiscreto a darti subito del tu
Splendida come e più di un raggio di sole
Gli scatti sono incantevoli
Un delicato saluto serale
Mistral
Grazie cara! Che commento gentile. Un abbraccio
Foto stupende!
Ciao
Marta
Grazie Marta! ciao 🙂